Le differenze tra piscina a sale e piscina al cloro tradizionale riguardano soprattutto il metodo di disinfezione, la qualità dell’acqua, la gestione quotidiana e i costi nel medio periodo. Il modello a sale utilizza un sistema di elettrolisi che trasforma il sale disciolto in acqua in cloro “on demand”, mentre quello al cloro richiede l’aggiunta manuale di prodotti chimici.
Per queste motivazioni la piscina a sale tende a essere più stabile, più confortevole per pelle e occhi e spesso più semplice da mantenere rispetto al cloro tradizionale.
Piscina a sale vs piscina al cloro: cosa cambia davvero
Una piscina ad acqua salata funziona grazie a un apparecchio chiamato sterilizzatore a sale, che sfrutta l’elettrolisi al sale per generare di continuo il disinfettante attivo. Non si tratta di una piscina senza cloro, ma di un sistema che rappresenta un’alternativa al cloro aggiunto manualmente. L’acqua risulta in genere meno irritante e con odore molto più attenuato rispetto alle piscine trattate con compresse o granulati.
Nelle piscine al cloro tradizionale è necessario dosare periodicamente prodotti specifici, controllare spesso i valori e intervenire con correttivi in caso di sbalzi. Per gestire al meglio questo tipo di impianti è fondamentale scegliere correttamente i prodotti per il trattamento dell’acqua della piscina così da mantenere equilibrio tra cloro, pH e stabilizzanti.

Dal punto di vista economico, l’impianto a sale richiede un investimento iniziale più elevato per il sistema di elettrolisi, ma il consumo di prodotti chimici si riduce nel tempo. Il trattamento dell’acqua della piscina a sale utilizza una concentrazione relativamente bassa di sale, che viene reintegrato solo quando si verificano perdite o rabbocchi.
Il ruolo del sale da piscina e le caratteristiche del sale Poseidon
Per ottenere un funzionamento corretto è importante scegliere con attenzione quale sale per piscina utilizzare. Il sale marino Poseidon distribuito da Zefiro è conforme alla normativa EN 16401 Qualità A, con purezza del 99,8%, ideale come sale per l’elettrolisi della piscina.
Si tratta di un sale ricristallizzato, bianco e cristallino, totalmente naturale, che garantisce una dissoluzione rapida e uniforme, riducendo il rischio di residui sul fondo e facilitando l’avvio del sistema.
Questo tipo di sale per piscine è pensato per impianti a disinfezione naturale, dove il cloruro di sodio viene trasformato in ipoclorito di sodio all’interno della cella elettrolitica. La gestione risulta più lineare rispetto all’uso di compresse tradizionali, soprattutto quando si impiegano formati pratici come il classico sale in sacco da 25 kg.
Per controllare correttamente la salinità è consigliabile utilizzare strumenti dedicati: nello shop di Zefiro è presente una sezione dedicata ai tester sale per piscina dove è possibile trovare misuratori specifici per verificare che i valori siano in linea con quanto richiesto dal produttore del clorinatore.

Dal punto di vista professionale, ho visto molti proprietari passare da sistemi al cloro a impianti a sale: nella maggior parte dei casi riportano acqua più gradevole, meno fastidi a occhi e pelle e una sensazione generale di gestione più semplice, soprattutto durante la stagione estiva.
Manutenzione di una piscina a sale e filtrazione
La manutenzione della piscina a sale richiede comunque molta attenzione all’impianto di filtrazione, di circolazione e alla pulizia delle superfici. Anche se il sale a dissoluzione rapida aiuta a distribuire in modo uniforme il cloruro di sodio, la qualità dell’acqua dipende molto dall’efficacia del filtro.
Per questo è utile verificare periodicamente lo stato dell’impianto e scegliere filtri adeguati a volume e utilizzo della vasca, come quelli disponibili nella sezione dedicata ai filtri per piscine sul sito di Zefiro.



